Temperature quasi estive a metà maggio nonostante negli ultimi weekend le giornate piovose primaverili non hanno permesso al sole di irraggiare la valle. Nonostante sia prevista calura diffusa, lo sguazzo della nottata precedente ci fa sperare in un clima più mite, almeno nella prima mattinata. Ci dirigiamo al Transatlantico intenti ad affrontare una salita che, sulla carta, osserviamo da tempo: la “Fruit & Vegetable”.
Il primo tiro parte subito verticale e già dai primi passi si capisce l’entità della via: piccole tacche, piedi a spalmo e posizioni mai troppo comode dove trovare il meritato riposo dopo sequenze tirate. Attorno al terzo spit un movimento bello delicato in opposizione su tacche permette di raggiungere un vago diedrino posto sulla destra dove si sale più agevolmente per alcuni metri alla ricerca della famosa “grande presa per sghisare” che purtroppo su questo tiro sembra non esserci. Dopo qualche fix la parete torna infatti a strapiombare leggermente ed una sequanza su tacche conduce ad una presona piatta e piuttosto liscia che, rimontata con difficoltà, porta alla sosta. 25m, 6c+.

Umberto lungo la prima lunghezza, 6c+.
La seconda lunghezza è piuttosto corta ed ospita un solo singolo veramente ostico. Dalla sosta si continua in verticale per alcuni metri attraversando una zona piuttosto facile prima di giungere al passo chiave del tiro. Qui le prese per le mani scarseggiano ed i piedi sono costretti a spingere a spalmo sulla placconata liscia sottostante. Si lavora quindi in aderenza per superare il breve tratto e raggiungere le buone prese soprastanti che conducono senza ulteriori difficoltà alla grande cengia erbosa dove si sosta. 20m, 6b.

L’inizio del secondo tiro, 6b.
Il terzo tiro è di trasferimento sulla cengia che si segue verso sinistra fino a portarsi sotto la verticale del tiro successivo. 10m, I.
La quarta lunghezza torna a salire in verticale seguendo la parete leggermente appoggiata che si sviluppa oltre la sosta. I primi metri sono piuttosto semplici e conducono ad una sezione strapiombante solcata da alcune fessure gialle dove le difficoltà aumentano sensibilmente. Qui si aggiunge una bella lama verticale sulla destra che pemette di riposare un po’, anche se è difficile trovare una posizione del corpo veramente comoda, prima della sequenza di movimenti finale. Si arrampica lungo lo strapiombo su piccole tacche, con movimenti duri e boulderosi, uscendo infine su cengia dove si sosta comodamente. 25m, 7a.

La linea del quarto tiro, 7a.
Il quinto tiro prosegue obliquando verso sinistra per alcuni metri, attraverso passaggi delicati, fino a raggiungere un diedrino giallo composto da prese piuttosto scomode da tenere. Le piccole tacche che lo compongono rendono la progressione difficle e da ricercare con buona parte dei movimenti in puro equilibrio. Nascosta sulla sinistra è presente una lama ben appigliata che aiuta non poco ad alzarsi e raggiungere così i verticali posti poco più in alto. Nemmeno questi sono buoni ma muovendosi bene attraverso passi d’equilibrio si vince la precarietà della situazione proseguendo così in direzione della cengia di uscita dove, alcuni metri prima di raggiungerla, sono finalmente presenti un paio di buone prese che sanciscono la fine delle ostilità. 27m, 6c.

In uscita dal quinto tiro, 6c.
L’ultima lunghezza è corta ed abbastanza evidente, ben visibile dalla cengia di sosta. Si tratta di una placca compatta lunga una decina di metri che conduce direttamente al bosco in cima alla parete. Nonostante la brevità però l’arrampicata non è di facile lettura e costringe spesso a rinviate scomode ed a movimenti piuttosto duri su piccole tacche. Dopo qualche metro in verticale si obliqua verso sinistra dove finalmente iniziano prese migliori che consentono di uscire dalle difficoltà. Gradi a nostro parere un po’ stretti. 10m, 6b+.
Bella via su roccia sicuramente solida e bella. La spittatura è un po’ datata e va sempre valutata, soprattutto sulle soste. Noi sinceramente abbiamo trovato difficoltà nella lettura dei passaggi e di conseguenza abbiamo trovato la via più ingaggiante di quanto dichiarato. In ogni caso una salita carina e nel complesso da non sottovalutare.