Piste dei Dinosauri – Settore B

Il settore B presenta un’arrampicata tecnica e di equilibrio su splendide, e allo stesso tempo taglienti, gocce per le prime vie della parete, mentre nella parte destra prevale un’arrampicata più strapiombante su gocce e canne.

Star Trek 6c / 20m

Broccoletti 6b+ / 18m

Via sostanzialmente di resistenza, tirata dalla prima all’ultima presa. Fin dalla partenza si capisce che non sarà per nulla tranquilla e dopo il primo spit giungiamo alla prima asperità. Qui inizia una sezione con passi su microtacche che, vuoi per la temperatura molto rigida di oggi, vuoi l’abrasività intrinseca della roccia che caratterizza l’intera parete, ti fa subito ululare i polpastrelli. volendo, stando 1 metro verso destra, si riesce a superare un po’ più agevolmente la difficoltà, su una roccia grigia e con passaggi meno ostici. La linea si snoda da qui in avanti senza veri e propri riposi, tra tacche ed elementi di aderenza fino a riuscire finalmente a respirare giusto prima dell’ultimo passaggio in catena. L’ultimo passaggio è un po’ boulderoso. Tenendo con entrambe le mani due bidita ci si alza bene con i piedi fino a giungere ad un rovescio centrale. Qui con fare deciso, e con un leggero ma dovuto slacio, ci si proietta infine in catena.

 

Lo Scultore 7b / 20m

Al Settimo Gelo 6a / 14m

Via corta ma molto divertente con due difficoltà principali: una alla partenza ed una in uscita, intervallate da un comodo rest. La difficoltà in partenza è rappresentata da un traverso verso sinistra su piccole goccie, ma buone abbastanza per tenersi il più possibile a contatto con la parete e spostare bene il corpo mantenendolo in equilibrio.
Una volta superata la piccola pancia ci si riposa prima che la via riprenda la sua verticalità originaria. Qui divertenti buchetti rovesci consentono di alzare bene i piedi e raggiungere in alto due brufoli tondeggianti da tenere per giungere sul terazzino sopra il quale è posta la catena.

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Al settimo gelo – 6a

Raggi di Sole 6a / 14m

Come per tutti i 6a della parete la partenza presenta movimenti molto belli e delicati da fare in equilibrio su tacche molto taglienti. Anche qui la difficoltà maggiore risiede nei primi metri. Nella parte alta la linea perde la sua verticalità originaria e sgrada fino alla catena. L’unica difficoltà è data dal terrazzino che precede la catena da sormontare con movimento deciso su tacche comunque ben scavate.

L’Ora del Garda 6a / 14m

Crocus 6a / 14m

Sullo stesso stampo delle precedenti, la difficoltà maggiore la troviamo nei primi metri della lunghezza con una piccola differenza. Se bene o male nei tre 6a precedenti c’era l’imbarazzo dela scelta sulle goccie da tenere, qui il passaggio è un po’ più obbligato ed è rappresentato da un traverso da destra a sinistra per risalire il terrazzino. Qui ci attendono cinque metri di facile arrampicata appoggiata, questa volta in obliquo verso destra. Per rimontare, infine, il terrazzino posto sotto la catena, c’è una comoda fessura verticale per la mano destra.

Cuore di Mestruo 8c / 20m

Drakar ? / 20m

Wind of Change 8b / 20m

Vento di Tramontana 8b+ / 20m

La Prima di Tutte 6a+ / 14m

Bonsai 6c / 18m

Via molto bella e allo stesso tempo assai delicata nei passaggi decisivi. La partenza, fin sotto il piccolo strapiombo, non presenta troppe difficoltà, un giusto riscaldamento. La parte centrale della via è in leggero strapiombo e qui inizia a definirsi il grado. Per il prosieguo si possono individuare facilmente quattro/cinque taschine su cui fare affidamento, nessuna veramente comoda. La difficoltà maggiore sta nel decidere quale di esse sia la migliore da tenere per alzarsi sopra il piccolo terrazzino dove ad attenderci c’è poco nulla. Questo è il passo chiave della via, di non facile lettura: sulla destra c’è una poco marcata fessura in cui alloggiano non più di 3 dita che si usa, spingendo con i piedi in contrasto sulla parete opposta, per portare, in leggero allungamento, la mano sinistra a raggiungere uno scomodo bidito posto sopra il rinvio. Da qui, senza tergiversare troppo, si rilancia la mano sinistra sulla tacca soprastante leggermente più comoda (questa volta in completo allungamento) e si alzano finalmente i piedi. Accoppiando la mano destra si presenta ora sulla sinistra, un po’ più in alto, un grande e comodo buco che sancisce la fine delle ostilità. Finalmente un po’ di riposo. La via continua più facile su tacche fino in catena.

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Bonsai – 6c

Piccolo Diavolo 7a+ / 20m

Moscolin 7b+ / 32m

Gatto Silvestro 7a / 16m

Iris 7a+ / 32m

Parente Mic 7b / 28m

La via del Bepi ? / 30m

Il Dilemma ? / 30m

Piste dei Dinosauri – Settore C

Il settore C presenta una tipologia di arrampicata meno strapiombante e più in placca rispetto ai precedenti. E’ il più soleggiato di tutta la falesia e si arrampica anche nei periodi invernali senza patire troppo il freddo, a patto che ci sia un po’ di sole. Il blocco staccato sulla sinistra offre un’arrampicata di tipo plaisir dove la dificoltà più grande è superare il piccolo tetto che sta alla base delle vie. La parte destra del settore, invece, si sviluppa su grandiose placconate poco appigliate e leggermente strapiombanti con gradi abbastanza proibitivi.

Facile per Piera 6a+ / 16m

Cric 6a+ / 16m

Croc 5c / 16m

La Poiana 4c / 16m

La via più facile di tutta la falesia, un ottimo modo per prendere confidenza con la roccia presente. La via segue la logica linea definita dalla crepa gialla che taglia la parete verticalmente, da affrontare climber sulla sinistra e spit sulla destra della fessura. La parte iniziale non presenta grandi difficoltà e si sale agevolmente fino che la parete non acquista una certa verticalità. Qui è importante tenere i piedi belli alti per giungere con le mani alle prese migliori e superare il terrazzino sopra il quale è posta la catena.

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La fessura sulla quale sale La Poiana, 4c.

Il Ghiro ? / 18m

Amici Miei 7c / 18m

Firoi di Zucca 7b / 18m

Il volo di Alba 6b+ / 20m

Linea particolarmente ostica per via della sua continuità. I primi 5 metri, sprotetti seppur facili, superano una serie di roccette che fungono da preambolo per la via. I successivi metri sono leggermente strapiombanti su piccole prese sempre taglienti e di conseguenza poco confortevoli. Si inizia con una fessura obliqua da navigare da sinistra a destra fino ad alzarsi abbastanza per giungere lo scomodo rovescio in alto per la mano destra. Un’adeguata postura corporea aiuta non poco a limitare gli sforzi per la spallata sucessiva. Subito sopra il rovescio c’è un bidito con il giusto spazio per 2 dita della mano sinistra. La mano destra va a quindi a cercare quel poco che offre la roccia giusto per mantenersi col corpo attaccato a parete, mentre la sinistra completa la serie di movimenti alla fessura soprastante. Dopo la rinviata ed il dovuto, seppur breve, riposo, si riparte stando abbastanza bassi, si traversa leggermente verso destra e si rimonta verticalmente, in delicato equilibrio, la pancia. Da qui la via continua severa in placca fino alla catena senza mai sgradare nè consentire alcun riposo. I movimenti sono sempre di equilibrio su piccole tacche ed è difficile riuscire a mettere bene i piedi per via dei numerosi cambi di pendenza. Gli ultimi metri per giungere alla catena, seppur facili, presentano roccia instabile e un po’ di vegetazione: prestare massima attenzione soprattutto a chi fa sicura.

Nonna Ida 6a+ / 20m

A parte il primo tratto che richiede una certa atleticità nel rimontare il tettino iniziale, la via si sviluppa principalmente su placca magnifica, solida e compatta. Si parte su roccette facili ma diversamente stabili fin sotto il tetto dove la qualità della roccia migliora sensibilemente. Qui una pronunciata fessura ci guida verso il comodo svaso successivo, da tenere decisi per alzarsi bene con i piedi e sormontare l’asperità. La placca si palesa ora in tutto il suo splendore. Delicato è propio il primo movimento per rimettersi in “asse” con la linea degli spit, in aderenza su tacchette appena pronunciate. La via prosegue un pò più facile per qualche metro fino a sgradare completamente nel finale attraverso una serie di comodi, ma sporchi, terrazzini.

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Nonna Ida, 6a+. Particolare del tetto in partenza.

Vecio Beco 6a+ / 18m

Bay Blade 5c+ / 18m