Monte Altissimo di Nago

Il monte Altissimo di Nago è la vetta più elevata, sul fronte trentino, della catena del monte Baldo. La sua cima, posta a 2074 m.s.l.m., offre un incredibile terrazzo su Riva del Garda e sulla parte settentrionale del lago omonimo. L’accesso alla vetta può avvenire in svariati modi e da svariate quote, ma il più ricco di ambientazioni e paesaggi diversi lo si imbocca a partire dall’abitato di San Valentino, sull’altopiano di Brentonico a quota 1329 m.s.l.m., che, in circa 3 ore, porta alla vetta.

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Da qui, infatti, parte il “sentiero attrezzato delle vipere”, che offre ampie vedute sull’altopiano stesso. I primi 150 metri di dislivello sono particolarmente ripidi e salgono a zig zag nel fitto bosco ben ombreggiato. Successivamente, quando il bosco lascia spazio alla nuda roccia, inizia una piccola sequenza attrezzata con cordino metallico per facilitare la salita ed eventualmente tenersi nei tratti più esposti. Il tratto attrezzato è breve ed in pochi minuti porta alle Crone di Bes, punto panoramico sulla parte più meridionale dell’altopiano di Brentonico posto a quota 1540 m.s.l.m.

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Da qui, in 5 minuti di cammino sopra un vecchio muretto a secco, si raggiunge malga Bes, poco più bassa di quota a 1514 m.s.l.m. Gli alti e fitti alberi che fin’ora ombreggiavano le nostre teste lasciano spazio ad uno spoglio ambiente montano frastagliato da roccie ed intervallato da ampi pascoli. Qui iniziano a sentirsi i richiami delle marmotte ed in lontananza riusciamo ad avvistare anche un camoscio che bruca. Il silenzio, in questo posto aperto e poco battuto, regna sovrano.

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Proseguendo per la strada forestale ben segnalata, si incrocia, dopo poco tempo, il sentiero che parte dall’abitato di San Giacomo. Qui la strada torna a salire, sempre su verdeggianti prati, e, non molto distante, due marmotte si rincorrono come a corteggiarsi. Dove va una l’altra la segue, si avvicinano, si allontanano, sembrano baciarsi. E’ tutto molto bello, vorremmo stare ad osservarle ancora un po’, ma dobbiamo proseguire. Dopo 20 minuti di salita raggiungiamo l’albergo Graziani (raggiungibile anche in macchina e punto di accesso abituale per l’Altissimo) posto nella bocca del Creer a 1617 m.s.l.m. La cima dell’Altissimo è 400 metri più in alto ma, per via della sua particolare conformità collinosa, ancora non si vede, e non si vedrà fino a che non la si raggiunge. La strada che porta alla cima è sterrata e sale ondeggiante rimanendo sempre sulla stessa faccia del monte rivolta verso il Baldo, ancora innevato in questo periodo, e verso il parco regionale della Lessinia.

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Mano a mano che si sale inizia però ad intravedersi il lago di Garda in tutta la sua estensione. Le viste più suggestive si mostrano però a partire dalla Busa della Brodeghera, quasi in cima all’Altissimo, a quota 1990 m.s.l.m, dove iniziano ad intravedersi anche le maestose cime innevate dell’Adamello-Brenta, visto che, di tanto in tanto, anche il versante di salita inizia a cambiare.

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Dalla Brodeghera alla cima, passando per il rifugio Damiano Chiesa (2059 m.s.l.m), sono si e no 20 minuti. Il pomeriggio la cima è estremamente ventosa e la temperatura percepita può abbassarsi di parecchi gradi, ma il panorama vale anche quest’ultima sofferenza. Da qui è possibile ammirare praticamente a 360° tutti i monti e le vallate circostanti: Riva, Limone, Arco, il suo castello e la bassa valle dei Laghi. Poi ovviamente il lago di garda e le centinaia di vele che lo popolano quotidianamente e, più in lontananza, le cime innevate dell’Adamello e quelle verdeggianti delle prealpi Gardesane e Bresciane, di cui il Baldo e l’Altissimo fanno parte. Sull’altra sponda lo stesso monte Baldo, Rovereto e la Vallagarina, le cime innevate delle piccole dolomiti in Vallarsa, il Pasubio e, se l’occhio coglie, anche l’altopiano di Folgaria e Lavarone.

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Il percorso di ritorno si svolge lungo quello di andata. Per variare l’ultimo tratto ed evitare il sentiero attrezzato in discesa, è possibile, a partire da malga Bes, allungare un po’ il percorso e seguire la strada sterrata verso ovest che, in 15 minuti, porta alla strada asfaltata che collega San Valentino all’albergo Graziani. Seguendo quest’ultima in discesa si ritorna a San Valentino nel giro di altri 20 minuti passando attraverso corte gallerie scavate nella roccia e costeggiando una serie di cascatelle. Nel complesso il giro è durato intorno alle 4 ore e mezza di camminata percorrendo circa 23 chilometri e 700 metri di dislivello positivo. I paesaggi, le ambientazioni e le vedute sono forse le migliori che la zona può offrire, rendendo l’Altissimo un’autentica terrazza sul Garda.

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